Presentazione ed appendici a diario e memorie

11.13.2005

Bormida

Stralcio da "Il mio casato", vol. I, pag. 23

“rosso di veleno e di vergogna
serpeggi stanco
tra i campi di grano
della tua valle:
oh triste fiume,
non disperare!
Tu che vedesti l’alba gloriosa
Di un nuovo mondo
Che tutto sconvolse,
non perderti d’animo:
un giorno
la tua gente
sentirà l’eco del tuo lamento
e forte del diritto degli onesti,
strapperà dal tuo grembo
la maledizione dei prepotenti
che ti rese sterile.”
Negro Carlo